Paioli magici e mostri
acquatici, anelli che rendono invisibili, streghe e giganti, eroiche
fanciulle e valorosi cavalieri, vendette sanguinarie, labirinti di
ossa e pantagruelici banchetti, città sommerse e uccelli
incantatori: i bardi e i menestrelli delle corti gallesi avevano già
raccontato tutto; che cerchiate Artù, Merlino, il Santo Graal o
Caledwich (Excalibur per i profani), il Galles è il luogo per voi.
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Caernarfon Castle |
Del resto l’atmosfera
non potrebbe che essere da favola, in una nazione ad altissima
concentrazione di castelli: se ne contano oltre 400 in poco più di
20.000 km2, dalle roccaforti, spesso dirute, dei principi
di Gwynedd, messi all’angolo dall’avanzata normanna e
asserragliati nella Snowdonia per difendere l’ultimo lembo
d’indipendenza gallese, ai manieri candidi e turriti dei
conquistatori inglesi.
Lasciati i castelli medievali, si cambia improvvisamente scenario ed epoca storica, per salire su uno dei treni a vapore in servizio sulle linee a scartamento ridotto. Tra nuvole di fumo e macchinisti neri di fuliggine, comodamente seduti tra legni e velluti, si attraversano brughiere e foreste, paesaggi montani e geometrie di muretti a secco, superando minuscole stazioni e viadotti arditi. Nacque invece per gli intrepidi turisti vittoriani la ferrovia che ancora oggi raggiunge la vetta del monte Snowdon: poco più di mille metri d’altitudine, ma un panorama a perdita d’occhio fino all’Irlanda.
C’è infine uno strano mondo,
sotterraneo e sospeso, fatto di reti elastiche, teleferiche e
carrucole, che hanno trasformato cave e miniere in parchi giochi adrenalinici, adatti soprattutto agli adulti, ma con qualche attrazione a misura dei più piccoli. Ci si lancia sopra le voragini
delle cave a oltre 100 chilometri orari, oppure, anche per beffare il
meteo spesso inclemente, ci si avventura nelle grotte sotterranee,
dove si gioca e si salta sospesi nel buio e nel vuoto.
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Ruthin |
Un ultimo appunto di
viaggio: la lingua, parlata da circa tre milioni di persone. Chi
viaggia per il Paese, dovrà almeno abituarsi al morfema “Llan-”,
che compare in tantissimi toponimi gallesi, e si traduce con
“chiesa”. Potrebbe, allora, valere la deviazione una foto sotto
il cartello dello stazione ferroviaria di
Llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrndrobwllllantysiliogogogoch, villaggio
che vanta il toponimo più lungo in Europa (ma non del mondo), ideato
nel XIX secolo grazie a una geniale trovata promozionale del
consiglio comunale locale.
Itinerario nel Gwynedd e nello Snowdonia National Park con incursioni
sull'isola di Anglesey.
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Il molo della stazione balneare di Llandudno |
Incorniciata dal
promontorio di Great Orme e circondata da lunghe spiagge,
Llandudno conserva fascino e atmosfere delle stazioni balneari
ottocentesche affacciate sui mari del Nord. Alberghi e villette
d'epoca vittoriana, una lunga passeggiata a mare, un molo in stile
anglo-indiano e persino una tranvia che, da oltre un secolo, collega
il centro con la vetta del promontorio.
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Bianconiglio a Llandudno |
Un modo divertente di esplorare la cittadina,
soprattutto se si hanno bambini al seguito, è seguire le tracce del
Bianconiglio lungo l'itinerario (mappa in vendita all'ufficio
turistico) dedicato ad Alice Liddell, l'ospite più celebre di
Llandudno, protagonista e fonte di ispirazione di Alice
nel Paese delle Meraviglie,
che trascorreva qui la villeggiatura estiva.
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La passeggiata della stazione balneare di Llandudno |
A
pochi chilometri da Llandudno, Conwy
è
la perfetta cartolina della città fortificata e il primo dei
castelli edoardiani del Galles che visiteremo. Di dimensioni e
solidità eccezionali, questi castelli furono fatti costruire da
Edoardo I d'Inghilterra in seguito alle campagne militari di
conquista alla fine del XIII secolo, e sono testimonianza del più
grande programma di incastellamento che un re britannico del Medioevo
abbia mai portato a compimento. Erano accessibili dal mare e inseriti
in città fortificate, nelle quali la popolazione inglese godeva di
privilegi commerciali.
Le mura della città sono fiancheggiate da ventuno torri e
aperte da tre ingressi a due torri; in origine erano intonacate, per
accentuarne otticamente l'imponenza. In fondo al molo, perfetto per una passeggiata in attesa
del ciclo della marea, i bambini fanno invece la coda per entrare
nella “casa più piccola della Gran Bretagna”, abitata fino
all'inizio del Novecento e ancora completamente arredata.
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Puffin Island: pulcinella di mare e foche |
Dal molo partono le barche per Puffin
Island,
sito di nidificazione non solo per i pulcinella di mare (attualmente
non molto numerosi), ma per cormorani, gazze marine, urie, marangoni
dal ciuffo, edredoni e altri uccelli marini. Sull'isola è presente
anche una colonia di foche. Percorrendo la costa verso sud, a
Brynsiencyn visitiamo l'acquario dell'isola, specializzato nella
conservazione della fauna marina locale.
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L'acquario |
Da Newborough raggiungiamo l'omonima riserva
naturale con lunga spiaggia di dune sabbiose. Dal parcheggio (Newborough Forest beach
car park, a pagamento) hanno inizio i percorsi, in parte su
passerelle di legno, che seguono le dune o si addentrano nel bosco.
Passeggiando lungo la spiaggia in direzione del faro è facile arrivare a Llanddwyn
Island, dove si trovano i ruderi della chiesa dedicata a Saint Dwynwen,
patrona gallese degli innamorati.
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Caernarfon |
Rientrati sulla
terraferma ci attende un altro maniero. Con
le sue torri poligonali, le triple torrette decorate con l'aquila
imperiale e il paramento in pietra che imitava la tessitura a corsi
alternati di mattoni e pietra delle mura di Costantinopoli,
Caernarfon fu scelto per ospitare la nascita del futuro Edoardo II
(1284-1327), primo principe inglese del Galles: mentre
il re avanzava trionfalmente attraverso il Paese, la regina dava alla
luce il figlio e erede, che secondo la leggenda fu innalzato infante
su uno scudo dal sovrano, rispettando a suo modo la promessa fatta
ai Gallesi di scegliere un principe nato in Galles e che non parlasse
inglese o francese (ma nemmeno gallese, visto che non parlava
ancora). Nel 1911 il
gallese David Lloyd George, che sarebbe diventato Primo Ministro alcuni anni dopo, propose che la cerimonia di investitura del principe di Galles avvenisse nel castello, creando una nuova tradizione che si è ripetuta nel 1969 con Carlo d'Inghilterra.
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Caernarfon |
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Dolwyddelan |
Dalle mura di
Caernarfon bastano pochi chilometri per immergersi nei paesaggi
montani dello Snowdonia
National Park.
Con il treno a vapore si attraversa Beddgelert
Forest
in direzione di Porthmadog tra prati verdissimi, ruscelli tumultuosi,
boschi intricati e immancabili greggi di pecore. Betws-y-Coed è borgo montano con idilliaci affacci sul torrente (e molte possibilità
di shopping), al centro di tutti gli itinerari stradali che dalla
costa si inoltrano nel parco.
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il fiume Llugwy nel borgo di Betwys-Y-Coed |
Una deviazione verso sud porta a
Blaenau
Festiniog,
capitale dell'ardesia e delle attività “avventura”. Da Betws-y-Coed
proseguiamo
in direzione della costa a nord seguendo il corso del fiume fino allo
sbocco al mare: Llanrwst
“capitale” storica della vallata con la chiesa quattrocentesca di
St. Grwst e la foresta rifugio
di Dafydd ap Siencyn, il Robin Hood locale, che compì le sue imprese
durante la Guerra delle Due Rose. Superato Trefriw, con il mulino ad
acqua tutt'ora in funzione che serve una storica manifattura di
tappeti, raggiungiamo l'ingresso del meraviglioso
Bodnant Garden,
uno dei parchi più celebri dell'intero Regno Unito, nazione dei
giardini per eccellenza (www.nationaltrust.org.uk/bodnant-garden)
L'articolo completo è stato pubblicato sulla rivista
"Itinerari e luoghi" (giugno-luglio 2017)
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Asta del bestiame a Ruthin |
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Asta del bestiame a Ruthin |
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Barconi trainati da cavalli lungo il canale di Llangollen |