venerdì 24 novembre 2017

Magiche avventure gallesi


Paioli magici e mostri acquatici, anelli che rendono invisibili, streghe e giganti, eroiche fanciulle e valorosi cavalieri, vendette sanguinarie, labirinti di ossa e pantagruelici banchetti, città sommerse e uccelli incantatori: i bardi e i menestrelli delle corti gallesi avevano già raccontato tutto; che cerchiate Artù, Merlino, il Santo Graal o Caledwich (Excalibur per i profani), il Galles è il luogo per voi. 
Caernarfon Castle
Del resto l’atmosfera non potrebbe che essere da favola, in una nazione ad altissima concentrazione di castelli: se ne contano oltre 400 in poco più di 20.000 km2, dalle roccaforti, spesso dirute, dei principi di Gwynedd, messi all’angolo dall’avanzata normanna e asserragliati nella Snowdonia per difendere l’ultimo lembo d’indipendenza gallese, ai manieri candidi e turriti dei conquistatori inglesi.
Lasciati i castelli medievali, si cambia improvvisamente scenario ed epoca storica, per salire su uno dei treni a vapore in servizio sulle linee a scartamento ridotto. Tra nuvole di fumo e macchinisti neri di fuliggine, comodamente seduti tra legni e velluti, si attraversano brughiere e foreste, paesaggi montani e geometrie di muretti a secco, superando minuscole stazioni e viadotti arditi. Nacque invece per gli intrepidi turisti vittoriani la ferrovia che ancora oggi raggiunge la vetta del monte Snowdon: poco più di mille metri d’altitudine, ma un panorama a perdita d’occhio fino all’Irlanda. 




C’è infine uno strano mondo, sotterraneo e sospeso, fatto di reti elastiche, teleferiche e carrucole, che hanno trasformato cave e miniere in parchi giochi adrenalinici, adatti soprattutto agli adulti, ma con qualche attrazione a misura dei più piccoli. Ci si lancia sopra le voragini delle cave a oltre 100 chilometri orari, oppure, anche per beffare il meteo spesso inclemente, ci si avventura nelle grotte sotterranee, dove si gioca e si salta sospesi nel buio e nel vuoto.


Ruthin
Un ultimo appunto di viaggio: la lingua, parlata da circa tre milioni di persone. Chi viaggia per il Paese, dovrà almeno abituarsi al morfema “Llan-”, che compare in tantissimi toponimi gallesi, e si traduce con “chiesa”. Potrebbe, allora, valere la deviazione una foto sotto il cartello dello stazione ferroviaria di Llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrndrobwllllantysiliogogogoch, villaggio che vanta il toponimo più lungo in Europa (ma non del mondo), ideato nel XIX secolo grazie a una geniale trovata promozionale del consiglio comunale locale.

Itinerario nel Gwynedd e nello Snowdonia National Park con incursioni sull'isola di Anglesey.

Il molo della stazione balneare di Llandudno
Incorniciata dal promontorio di Great Orme e circondata da lunghe spiagge, Llandudno conserva fascino e atmosfere delle stazioni balneari ottocentesche affacciate sui mari del Nord. Alberghi e villette d'epoca vittoriana, una lunga passeggiata a mare, un molo in stile anglo-indiano e persino una tranvia che, da oltre un secolo, collega il centro con la vetta del promontorio. 

Bianconiglio a Llandudno

Un modo divertente di esplorare la  cittadina, soprattutto se si hanno bambini al seguito, è seguire le tracce del Bianconiglio lungo l'itinerario (mappa in vendita all'ufficio turistico) dedicato ad Alice Liddell, l'ospite più celebre di Llandudno, protagonista e fonte di ispirazione di Alice nel Paese delle Meraviglie, che trascorreva qui la villeggiatura estiva.
La passeggiata  della stazione balneare di Llandudno













A pochi chilometri da Llandudno, Conwy è la perfetta cartolina della città fortificata e il primo dei castelli edoardiani del Galles che visiteremo. Di dimensioni e solidità eccezionali, questi castelli furono fatti costruire da Edoardo I d'Inghilterra in seguito alle campagne militari di conquista alla fine del XIII secolo, e sono testimonianza del più grande programma di incastellamento che un re britannico del Medioevo abbia mai portato a compimento. Erano accessibili dal mare e inseriti in città fortificate, nelle quali la popolazione inglese godeva di privilegi commerciali. 



Le mura della città sono fiancheggiate da ventuno torri e aperte da tre ingressi a due torri; in origine erano intonacate, per accentuarne otticamente l'imponenza. In fondo al molo, perfetto per una passeggiata in attesa del ciclo della marea, i bambini fanno invece la coda per entrare nella “casa più piccola della Gran Bretagna”, abitata fino all'inizio del Novecento e ancora completamente arredata.


Conwy
Conwy


The Smallest House in Great Britain a Conwy
St. Mary's Church




Per ammirare un altro castello proseguiamo lungo la strada costiera e attraversiamo Menai Strait. Siamo sull'isola di Anglesey, rifugio sicuro nelle rotte vichinghe e ponte verso l'Irlanda, a Beaumaris, dove nell'aprile del 1295 il savoiardo Jacques de Saint-Georges diede inizio alla costruzione dell'ultimo dei castelli gallesi di Edoardo.


 Puffin Island: pulcinella di mare e foche
Dal molo partono le barche per Puffin Island, sito di nidificazione non solo per i pulcinella di mare (attualmente non molto numerosi), ma per cormorani, gazze marine, urie, marangoni dal ciuffo, edredoni e altri uccelli marini. Sull'isola è presente anche una colonia di foche. Percorrendo la costa verso sud, a Brynsiencyn visitiamo l'acquario dell'isola, specializzato nella conservazione della fauna marina locale.

L'acquario











Da Newborough raggiungiamo l'omonima riserva naturale con lunga spiaggia di dune sabbiose. Dal parcheggio (Newborough Forest beach car park, a pagamento) hanno inizio i percorsi, in parte su passerelle di legno, che seguono le dune o si addentrano nel bosco. Passeggiando lungo la spiaggia in direzione del faro è facile arrivare a Llanddwyn Island, dove si trovano i ruderi della chiesa dedicata a Saint Dwynwen, patrona gallese degli innamorati.






Caernarfon
Rientrati sulla terraferma ci attende un altro maniero. Con le sue torri poligonali, le triple torrette decorate con l'aquila imperiale e il paramento in pietra che imitava la tessitura a corsi alternati di mattoni e pietra delle mura di Costantinopoli, Caernarfon fu scelto per ospitare la nascita del futuro Edoardo II (1284-1327), primo principe inglese del Galles: mentre il re avanzava trionfalmente attraverso il Paese, la regina dava alla luce il figlio e erede, che secondo la leggenda fu innalzato infante su uno scudo dal sovrano, rispettando a suo modo la promessa fatta ai Gallesi di scegliere un principe nato in Galles e che non parlasse inglese o francese (ma nemmeno gallese, visto che non parlava ancora). Nel 1911 il gallese David Lloyd George, che sarebbe diventato Primo Ministro alcuni anni dopo, propose che la cerimonia di investitura del principe di Galles avvenisse nel castello, creando una nuova tradizione che si è ripetuta nel 1969 con Carlo d'Inghilterra. 
Caernarfon




Dolwyddelan
Dalle mura di Caernarfon bastano pochi chilometri per immergersi nei paesaggi montani dello Snowdonia National Park. Con il treno a vapore si attraversa Beddgelert Forest in direzione di Porthmadog tra prati verdissimi, ruscelli tumultuosi, boschi intricati e immancabili greggi di pecore. Betws-y-Coed è borgo montano con idilliaci affacci sul torrente (e molte possibilità di shopping), al centro di tutti gli itinerari stradali che dalla costa si inoltrano nel parco. 
il fiume Llugwy nel borgo di Betwys-Y-Coed

Una deviazione verso sud porta a Blaenau Festiniog, capitale dell'ardesia e delle attività “avventura”. Da Betws-y-Coed proseguiamo in direzione della costa a nord seguendo il corso del fiume fino allo sbocco al mare: Llanrwst “capitale” storica della vallata con la chiesa quattrocentesca di St. Grwst e la foresta rifugio di Dafydd ap Siencyn, il Robin Hood locale, che compì le sue imprese durante la Guerra delle Due Rose. Superato Trefriw, con il mulino ad acqua tutt'ora in funzione che serve una storica manifattura di tappeti, raggiungiamo l'ingresso del meraviglioso Bodnant Garden, uno dei parchi più celebri dell'intero Regno Unito, nazione dei giardini per eccellenza (www.nationaltrust.org.uk/bodnant-garden)


L'articolo completo è stato pubblicato sulla rivista
"Itinerari e luoghi" (giugno-luglio 2017)


 Asta del bestiame  a Ruthin

 Asta del bestiame  a Ruthin

Barconi trainati da cavalli lungo il canale di  Llangollen

2 commenti:

  1. Immagini spettacolare ed un racconto incantevole, che spinge l'immaginazione verso luoghi di sogno. Confesso con grande vergogna di conoscere pochissimo della Gran Bretagna, a parte la sua capitale, ed è nella mia personale lista di viaggi da fare presto. Terrò questo diario di viaggio a prezioso esempio.
    Grazie infinite,
    Patrizia

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    1. Grazie a te per aver condiviso con noi il ricordo di un bellissimo viaggio!

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