domenica 23 ottobre 2016

Last Minute Cake di Albo

Quando si ha voglia di qualcosa di dolce, ma non c'è tempo per aspettare lievitazione e cottura ...

Ingredienti (dosi per un bambino affamato)
1 banana, 2 mandarini, frutti di bosco disidratati, miele, corn flakes, 

poi abbiamo due formine rotonde una piccola e una grande, una forchetta per schiacciare la banana, un bel piatto verde.


Procedimento
Si schiaccia la banana sbucciata in una ciotola con la forchetta, aggiungendo il succo di un mandarino. 










Si schiaccia, si schiaccia, si schiaccia, poi si mettono le formine una dentro all'altra nel piatto e si mette la banana nello spazio tra formina grande e piccola (non in mezzo!), sopra la banana i corn flakes e sopra il miele e sopra i frutti disidratati. 

















































Al centro un mandarino sbucciato e tagliato a fette rotonde (non a spicchi!) con due frutti disidratati per decorazione. 




Si tolgono le formine (che si chiamano coppa-pasta) e si mangia col cucchiaio.













 Buon appetito!

Caccia alle balene (26-27 agosto)

Betty's Bay e Hermanus 

giovane pinguino africano
Abbiamo seguito la costa lungo la Whale Coast Route per raggiungere Hermanus, capitale sudafricana del whale watching.
Sosta a Betty's Bay per vedere altri pinguini, ma ci sono anche procavie delle rocce (dette anche iraci del Capo e che qui chiamano dassie), cormorani (almeno 4 tipi: coronato, ripario, del Capo e lucidus), gabbiani (zafferano meridionale e gabbiano di Hartlaub) e lucertole (cordilo catafratto o lucertola armadillo). 
Tutti i turisti si concentrano a Boulder Beach, qui nella Stony Point Nature Reserve invece è una pacchia: praticamente da soli sulle passerelle!


lucertola armadillo

dassie
cormorani


dassie lungo il sentiero costiero































Abbiamo proseguito per Hermanus, dove esercita l'unico avvistatore di balene del mondo. E possiamo testimoniare che dalla costa (e anche dalla finestra della nostra camera al Windsor Hotel) si vedono (anche se noi non siamo stati molto fortunati e quindi non erano vicinissimi) spruzzi e salti delle balene franche. La cittadina è piuttosto turistica ma molto carina e piacevole. Seguendo il sentiero immerso nella macchia (che qui si chiama fynbos) lungo la scogliera facciamo una bellissima passeggiata, riposandoci sulle panchine vista balene.
il parco giochi di Hermanus

balena franca (Southern Right Whale) fotografata dalla costa 
aspettando le balene, ecco un'otaria orsina del Capo


Windsor Bay

Incontri lungo il sentiero

dassie (procavia delle rocce o irace del Capo)

pozze di marea

beccaccia di mare africana

in attesa di identificazione ...


nettarinia

piovanello?

Southern rock agama (Agama atra)

itinerario da Cape Town a Hermanus



lunedì 17 ottobre 2016

Giovedì 25 agosto Penisola del Capo




pinguino africano
Gita in auto con strada super panoramica e arrivo a Simon’s Town, cioè alla spiaggia dei pinguini! All’ingresso della riserva percorso su passerelle per vedere i pinguini sulla spiaggia e nella macchia: ti guardano, si mettono in posa, si tuffano, nuotano veloci... Per noi c’era un po' troppa folla, meglio continuare lungo il sentiero fino a Boulder Beach, dove i pinguini sono meno, ma ti vengono vicino e si tuffano insieme a te! L’unico coraggioso è stato Albo, che si immerso nelle acque gelide dell’oceano Atlantico quasi Indiano. O meglio geograficamente Atlantico ma biologicamente Indiano, perché qui si incontrano le due correnti, ma l’estremo sud del continente è un po’ più a est.




Tutti felici ce ne siamo andati a fare un picnic nel parco del Capo di Buona Speranza (precisiamo: proprio nell'area picnic, non in giro!), ma mentre ce ne stavamo su uno scoglio siamo stati attaccati dai babbuini, che non sono scimmiette ma degli animaloni grossi pelosi e con lunghi canini affilati “come quelli di uno spinosauro..."
spinosauro, disegno di Davide Bonadonna



babbuino

cercopiteco verde
I cercopitechi del Kruger ci avevano già rubato pomodori e frutta, ma quelle erano bazzecole! Questi volevano tutto il nostro pranzo (non solo l’ananas di Albo e il Gouda di Paolo), anche quello che avevamo in mano (e che nessuno di noi ha mollato) e lo chiedevano piuttosto insistentemente. Alla fine Paolo ha raggiunto la macchina per posare tutti i suoi tesori (dalle macchine fotografiche al camembert) e senza cadere nella tentazione di immortalarci mentre resistevamo impavidi circondati dal branco, schiena contro schiena con la borsa frigo stretta tra i denti, ha ingaggiato una battaglia a suon di massi ed è riuscito a metterli in fuga senza colpire noi neppure una volta. Ne siamo usciti abbastanza provati ma piuttosto orgogliosi del nostro sangue freddo. Soprattutto di quello di Albo, che sembrava arrivato da una esercitazione anti-babbuino, tanto ha seguito alla lettera le istruzioni su come comportarsi in caso di attacco che gli avevo letto al Kruger, quando credevamo di stare in mezzo alle bestie feroci, non al mare fuori porta come oggi...







A questo punto ce ne siamo andati a fare shopping a Cape Town.
Col cavolo... Siamo saliti saltellando al Capo di Buona Speranza: amazing views! ... è il minimo che si possa scrivere!



tramonto al Capo di Buona Speranza

struzzo al Capo di Buona Speranza

Per chiudere in bellezza la giornata siamo andati ad assaggiare una abbondantissima porzione di Fish and Chips a Simon's Town nello storico Salty Sea Dog.

venerdì 14 ottobre 2016

Mercoledì 24 agosto Cape Town

Cape Town



Primo giorno in città dopo le avventure nella savana (se vi siete persi questo post leggetelo adesso mi raccomando!). Abbiamo attraversato i giardini e così abbiamo aggiunto degli altri animali alla lista: oche egiziane, ibis e scoiattoli.





Siamo andati sui moli (è tutto un lavoro in corso, in questa nazione ovunque ti giri stanno tirando su un centro commerciale), e abbiamo subito cercato le foche (in realtà sono otarie). Ce n’erano 2 su una terrazza e altre in acqua, ma visto che il “marine drive” ci mancava, ci siamo subito imbarcati su un catamarano che stava giusto salpando, così abbiamo visto la città dal mare (veramente scenografica) e ... altri animali: delfini endemici del Sud Africa, un’altra foca e il nostro primo pinguinetto!!! Ovviamente uccelli marini a oltranza...

A terra, sulla terrazza, intanto posti in piedi! 8 foche mi suggerisce l'esperto osservatore. Siamo rimasti perplessi per le orecchie, che erano così grosse da sembrarci quelle di un'otaria (e infatti è un'otaria, ma qui si chiama fur seal e noi ci avevamo creduto ...)
Visto che ci piace la vita marina siamo andati a mangiarci un po' di pesci, molluschi e (sempre l'esperto) cefalopodi, nonché un BERRY BOMB mega frappè ai frutti di bosco con panna e mashmellows.



























Così rifocillati siamo saliti a sgranchire le gambe (commento dell'escursionista: “non tanto perché abbiamo preso la funivia e scelto il sentiero da 5 minuti”), in cima alla Table Mountain. Abbiamo subito visto le aquile e le dassie, che sembrerebbero delle marmottone, ma non sono roditori e sono “parenti dell’elefante” (insomma procavie). A dire il vero, non abbiamo proprio scelto il sentiero da 5 minuti, piuttosto quello da 45, ma la guida Albo va veloce e si affaccia a vedere il panorama da tutti i burroni, oltre a raccontare la storia di ogni roccia! Ogni tanto inciampa, ma comunque la consigliamo! Quando abbiamo visto i sentieri dall’alto abbiamo pensato che avremmo potuto scendere a piedi (e anche salire...), ma ormai avevamo il biglietto e finalmente ci siamo riposati!