martedì 4 ottobre 2016

Kruger National Park (18-22 agosto)

La giornata iniziata all'alba a Nkorho si conclude nel tardo pomeriggio al Letaba Rest Camp, il campo del Kruger dove faremo base le prossime 3 notti.

Nonostante tutti ci avessero pronosticato come primo avvistamento un'antilope impala (stimata nel Kruger in circa 150.000 esemplari), noi abbiamo incontrato (appena varcato il Phalaborwa Gate) un elefante (ce ne sono poco più di 10.000), cosa di cui non mancheremo di vantarci. 


E poi babbuini, giraffe, zebre, ungulati vari fino a Letaba, dove chiudiamo la lunghissima giornata al museo dell'elefante con un bel documentario su ... gli elefanti!
I bungalow sono in perfetto stile anni Sessanta: abbiamo il nostro brai (barbecue esterno, che mai ci sogneremo di usare), la cucina comune in un bungalow vicino (dotata di ben un microonde e ben due piastre elettriche! Tanto tutti grigliano...), la veranda affacciata sul prato dove sgambettano le antilopi e il lungofiume vista ippopotami. E chi ci sposta più?


Tutte le sere al calare delle tenebre (leggi ore 18.00) dobbiamo rientrare al campo prima che chiudano i cancelli. Non abbiamo voluto provare l'emozione di presentarci in ritardo, ma ci è parso di capire che puoi salvarti dal night party col leone pagando una multa. Quindi, visto che non possiamo partecipare alle escursioni notturne (né alle altre, perché non abbiamo i fatidici 6 anni compiuti), il programma è presto fatto: cena, documentario al museo e alle 21 si è già tutti a nanna.
Ogni mattina alle 6.00 ci liberano (non è uno scherzo: la recinzione è veramente elettrificata, come possono testimoniare gli scettici che hanno voluto sincerarsene...) e possiamo ripartire per le nostre 11 ore giornaliere di esplorazione, senza degnare di uno sguardo la piscina del campo (siamo arrivati quasi al Polo Sud per andare in piscina? ci andiamo a casa in piscina!). 

I nostri itinerari

venerdì 19 agosto
Lungo il fiume Letaba verso Olifants e Balule. Sul fiume di primo mattino molti animali e soprattutto tanti tanti uccelli. Attraversamento del fiume Olifants su due diversi ponti con possibilità di sosta e breve discesa dall'auto e magnifici panorami. Area picnic Timbavati (con molti animaletti socievoli, uccellini, scoiattoli, ecc.) e casotto di avvistamento a Roodewal.
Fauna mattutina sul Letaba (in basso un becco a sella africano o mitteria del Senegal
Il fiume Olifants al mattino
Il fiume Olifants nel tardo pomeriggio







 Il fiume Olifants dal ponte di Balule



sabato 20 agosto

Nel paradiso degli elefanti.
Nell'area settentrionale del Kruger la vegetazione è caratterizzata dagli alberi mopane, i preferiti dagli elefanti, che quindi abbondano. Lungo il fiume Shingwedzi, al confine con il Mozambico, oltre a tantissimi elefanti vediamo mandrie di bufali, ippopotami, tartarughe pelusios e uccelli (ibis hadada, pavoncella fabbro, martin pescatore, airone golia, upupa africana). Arriviamo anche alla nostra prima vera pozza in stile savana (Grootvlei Dam) e ce ne stiamo per un po' in un osservatorio nascosto (Nyawutsi) a fare birdwatching. Infine, tappa merenda/benzina al Shingwedzi Rest Camp (sul fiume: bello ma sconsigliato nella stagione delle piogge).

Avvistamenti dell'alba davanti al bungalow (prima del risveglio di Albo): ippopotamo e cercopiteco verde.

 Vita alla pozza

Impala
Gnu
Ibis hadada


 Vita sul fiume


Ippo con bufaghe

Martin pescatore














 Deviazioni nella boscaglia

Bufalo cafro

Bushbuck (tragelafo striato)



Facocero (basta dire Pumba)

Vita nella savana








Sulla strada ....


Fine giornata, si torna al campo!






domenica 21 agosto


Una domenica allo zoo.
L'area centrale del Kruger è la più frequentata (nonché quella con i campi più grandi e affollati: Satara e Skukuza, e l'area picnic super attrezzata Tshokwane), ma è anche il posto migliore per vedere gli animali, che se ne stanno a bordo asfalto (o sull'asfalto) provocando maxi ingorghi. Perché stiano tutti qui, avendo 20.000 chilometri quadrati a completa disposizione, per noi è un mistero. Certamente è vero che sulla strada passano molte auto, quindi crescono le possibilità che qualcuno veda l'animale mentre attraversa - unico modo per dei turisti profani come noi per accorgersi che c'è -, e si fermi. E visto che, se c'è un'auto ferma a bordo strada, tutti si accostano/accodano, l'ingorgo è presto fatto. Per chi regge il ritmo autostradale il premio è avvistare praticamente tutto! È stato divertente, per un paio d'ore, poi l'effetto parco safari ci ha stufato e siamo tornati alle nostre lande desolate. Questa volta verso sud perché andiamo a dormire a Berg en Dal, così proviamo anche il bungalow anni '80 immerso nella boscaglia e il museo del rinoceronte.


Rito propiziatorio del mattino: cerchiamo leoni! 
Funziona! Una iena (molto meglio nella gerarchia albesca) ci attraversa la strada!

Oltre alle iene, dal ponte sul fiume Olifants avvistiamo anche coccodrilli e aironi.
Ed eccoci al parco safari... tutto a bordo strada:






Traffic Jam! (d'altronde è il 21 agosto, è domenica, sono  le 4 del pomeriggio...)





lunedì 22 agosto

La zona a sud-ovest del Parco è caratterizzata da colline di granito sulle cui cime saltellano i klipspringer. Abbiamo fatto uno strano giro, passando da questi scorci "montani" alle pianure rocciose lungo il bacino del fiume Sabie, fino a raggiungere le colline al confine orientale del Parco e il belvedere con area picnic affacciato sulla diga di Mlondozi (ma il bacino è completamente secco, fatto che altri visitatori più assidui dicevano assai raro). Abbiamo raggiunto Crocodile Bridge Gate attraversando un area di savana erbosa e fatto un'ultima deviazione (con suggestiva tempesta di sabbia) verso Hippo Pool. Notte in città a Nelspruit in vista del viaggio di domani, quando voleremo con Mango da Johannesburg a Cape Town.

Panorama dal belvedere di Mathekenyane
Aquile a colazione
Rinoceronte tra i cespugli
             Rondine codasottile di Smith
Kudu
Garzetta

Babbuino
Faraona
Oche egiziane


Tempesta di sabbia mentre lasciamo il Kruger

























Nessun commento:

Posta un commento